PODISTI PESANTI
I podisti che corrono forte
solitamente sono magri, sia per il fatto che macinando molti chilometri
consumano molte calorie, ma anche perché i chili in eccesso rispetto al peso forma,
determinano un maggior costo energetico. Ma tra i tanti praticanti la corsa,
molti sono però quelli che hanno una stazza maggiore alla media, sia perché
sono più grassi, ma anche perché hanno una struttura scheletrica robusta.
Siccome la fatica del correre è correlata al peso corporeo, i podisti robusti
spendono più energie. Ad esempio, per percorrere dieci chilometri, un podista
di 60 chilogrammi spende 600 calorie, mentre uno di 90 chili spende 900
calorie. Per questo motivo, negli Stati Uniti ci sono gare che prevedono anche
specifiche categorie in funzione al peso corporeo.
Ma oltre alla spesa
energetica, altri sono i problemi tipici solo dei corridori pesanti. Proprio
perché il costo energetico ed il trauma conseguente all'impatto con il terreno
è maggiore rispetto ai podisti magri, le tabelle di allenamento devono essere
modificate. Il carico deve essere più diluito e quindi, i tempi per preparare
una gara specifica, come la maratona, devono essere più lunghi, anche di
diverse settimane. La necessità di questa scelta, è dettata dal fatto che,
l'incremento del chilometraggio dev'essere contenuto per consentire alle
strutture articolari, muscolari ed ossee, di adattarsi alle sollecitazioni.
Inoltre, al podista robusto, è utile inframmezzare gli allenamenti, soprattutto
quelli particolarmente lunghi, con delle brevi pause al passo.
Sempre in seguito al maggior
trauma delle gambe e della schiena, alla corsa dev'essere abbinato il ciclismo.
Pedalare il giorno dopo una faticosa seduta consente di continuare ad allenare
la componente cardiaca, ma esponendo ad un minor trauma dei muscoli e delle
articolazioni. Anche il nuoto è altrettanto utile.
Oltre al maggior consumo
energetico, i podisti pesanti hanno anche una più elevata dispersione di
liquidi in seguito alla maggiore massa corporea. Per compensare la perdita di
acqua in seguito all'abbondante sudorazione, ed evitare così la disidratazione,
è importante bere adeguatamente al termine di ogni allenamento e per tutta la
giornata. Anche l'influenza negativa del caldo è maggiore sui podisti robusti
che sui magri, e così nelle giornate calde è bene rallentare di qualche secondo
al chilometro l'andatura di corsa.
Per quanto riguarda le
scarpe da corsa il podista pesante deve orientarsi su calzature che diano
stabilità, per evitare squilibri del carico, e che siano adeguatamente morbide,
ma non troppo, per attutire il carico elevato del peso corporeo nel momento
dell'impatto con il terreno. In seguito alle maggiori forze che gravano
sull'intera scarpa, ma soprattutto a livello dell'intersuola che perde la
capacità di ammortizzare il carico, il consumo ed il logorio sono superiori
rispetto ai podisti leggeri. Di conseguenza è necessario cambiare più spesso
del normale le scarpe da allenamento. Sono da evitare, ovviamente, le scarpe
leggere da gara.
Un altro problema, tipico
dei podisti pesanti, è quello derivante dallo sfregamento della pelle nella
parte interna delle cosce. Il disagio derivante da questo problema è molto
forte, e l'unico modo per prevenirlo e quello di correre con i pantaloncini
tipo "ciclista" che arrivando fin sopra il ginocchio proteggono
proprio la parte interna delle cosce.
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